Beata Sabina Petrilli
Sabina Petrilli, nata nel 1851, fonda una nuova piccola famiglia religiosa chiamata Congregazione Sorelle dei Poveri di Santa Caterina da Siena ed emette il voto di «non negare nulla volontariamente al Signore», il voto di «perfetta obbedienza» al direttore spirituale, il voto di «non lamentarsi deliberatamente nei patimenti esterni ed interni». Il 18 aprile 1923 madre Sabina lascia la terra per entrare definitivamente nel possesso di Dio. Il carisma da lei trasmesso alle sue suore è quello di vivere radicalmente il sacerdozio di Cristo nell'adorazione e nella totale dipendenza dalla volontà del Padre fino all'immolazione, mettendo al centro della propria vita l'Eucaristia; continuare la missione di Cristo che annuncia il Padre in un servizio di evangelizzazione e promozione ai fratelli, specialmente poveri. Per madre Sabina il povero è il sacramento di Cristo e può considerarsi, quale mistero di fede, come l'Eucaristia. Perciò la Congregazione è a servizio dei poveri, «di tutti coloro che soffrono e sono oppressi».