Santa Gianna Beretta Molla
«Donna meravigliosa, amante della vita, sposa, madre, medico professionista esemplare, offrì la sua vita per non violare il mistero della dignità della vita» (Card. Martini). Limpida e graziosa, così appare la dottoressa Gianna Beretta all'ingegnere Pietro Molla nei primi incontri. Si sposano a Magenta il 24 settembre 1955. Gianna è medico chirurgo, poi si specializza in pediatria, ma cura tutti, soprattutto chi è vecchio e solo. Nascono i figli: Pierluigi, Maria Rita e Laura. Nel settembre del 1961, mentre è in corso la quarta gravidanza, Gianna scopre un fibroma all'utero: la prospettiva è quella di rinunciare alla maternità per non morire, ma per Gianna la creaturina che porta in grembo ha gli stessi diritti alla vita degli altri figli e lei sola, in quel momento, rappresenta lo strumento della Provvidenza perché possa venire al mondo: decide quindi di sacrificare la sua vita per la figlia. «Mi disse esplicitamente - ricorda il marito Pietro - con uno sguardo profondo che non dimenticherò mai:"Se dovete decidere fra me e il bimbo, nessuna esitazione: scegliete il bimbo. Salvate lui"».
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