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Sant'Agnese

Vergine e martire


Sant'Agnese - Vergine e martire La piccola Agnese, martire del IV secolo, fu messa a morte perché, all'età di tredici anni, ebbe il coraggio di affrontare il martirio pur di non sacrificare agli idoli: non solo rimase fedele alla sua vocazione alla verginità, ma glorificò Dio con il proprio corpo, come un olocausto a lui gradito. Sant'Ambrogio, vescovo di Milano, nell'opera "De Virginibus" scrisse al riguardo della festa della Santa: «Quest'oggi è il natale di una vergine, imitiamone la purezza. È il natale di una martire, immoliamo delle vittime. È il natale di sant'Agnese, ammirino gli uomini, non disperino i piccoli, stupiscano le maritate, l'imitino le nubili… La sua consacrazione è superiore all'età, la sua virtù superiore alla natura: così che il suo nome mi sembra non esserle venuto da scelta umana, ma essere predizione del martirio, un annunzio di ciò ch'ella doveva essere. Il nome stesso di questa vergine indica purezza… Si narra che avesse tredici anni allorché soffrì il martirio. La crudeltà fu tanto più detestabile in quanto non si risparmiò neppure sì tenera età; o piuttosto fu grande la potenza della fede, che trova testimonianza anche in siffatta età» (l.l).
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