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venerato il 6 Dicembre

 

Sant'Asella di Roma

Vergine


Sant'Asella di Roma - Vergine Non fu un personaggio celebre, e il suo ricordo sarebbe sparito se di lei non avesse scritto, nelle sue lettere, lo stesso san Girolamo, il dalmata traduttore della Bibbia in latino, e dottore della Chiesa, di cui Asella fu collaboratrice. Vivendo a Roma, negli anni della sua maturità, Girolamo raccolse intorno a sé un gruppo di donne devote e studiose, i cui nomi si incontrario ancora nel calendario: Paola, Marcella, Lea, Eustochia e infine Asella. Quest'ultima fin da ragazza manifestò l'intezione di consacrarsi a Dio fino a lasciare tutto per ritirarsi a vita eremitica. Lavorava continuamente, non per sé, ma per i poveri, e al tempo stesso pregava o salmodiava. Visitava anche le tombe dei martiri, ma nell'oscurità, senza mai farsi riconoscere. La vita durissima non le fiaccò il fisico; al contrario, sui cinquant'anni, secondo la testimonianza di San Girolamo era «ancora in buona salute, e ancor più sana in spirito». Di lei, vent'anni dopo la partenza di Girolamo da Roma, scrisse anche lo storico Palladio, testimoniandone l'impegno alla guida di alcuni monasteri. Le sue reliquie si trovano nella basilica dei Santi Bonifacio e Alessio all'Aventino, a Roma, e nella chiesa di Sant'Abbondio a Cremona.
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