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venerato il 7 Novembre

 

Sant'Ercolano di Perugia

Vescovo e martire


Sant'Ercolano di Perugia - Vescovo e martire Visse nel VI secolo. Nei suoi «Dialoghi» papa Gregorio Magno scrive che faceva vita monastica nel monastero dei Canonici Regolari di sant'Agostino. Chiamato alla cattedra episcopale di Perugia dopo la morte del vescovo Massimiano, si oppose all'invasione dei Goti di re Totila che combattevano i bizantini. Dopo tre anni di assedio, verosimilmente nel 547, le truppe guidate dal sovrano ostrogota penetrerano a Perugia. Ercolano fu catturato, scorticato e poi decapitato davanti a Porta Marzia, per ordine dello stesso Totila, impegnato nell'assedio di Roma. Il suo corpo fu gettato fuori delle mura cittadine. Come per gli antichi martiri cristiani, anche il suo corpo però fu ricomposto per poi essere seppellito insieme a un bambino trovato morto nello stesso luogo. Una quarantina di giorni dopo, i profughi perugini ebbero dal comandante dei Goti, il permesso di ritornare in città. Allora ricordando il loro vescovo Ercolano, morto martire per mano dei barbari, ne ricercarono il corpo sepolto, per trasferirlo nell'antica cattedrale di San Pietro. Trovarono il suo corpo intatto con il capo unito al corpo, come se non fosse mai stato tagliato.
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